Simona Ghizzoni

Artista

Simona Ghizzoni è una fotografa, artista visuale e attivista per i diritti delle donne.
I suoi lavori sono radicati nel vissuto personale, che Ghizzoni rielabora e interpreta attraverso la fotografia e il video. Conosciuta per il suo premiato lavoro autobiografico sui disturbi alimentari, Odd Days, e per la serie di autoritratti Aftermath-Rayuela che affronta il rapporto tortuoso e ambivalente tra essere umano e natura, da oltre dieci anni Ghizzoni lavora a progetti che indagano la relazione col mondo contemporaneo.
Anche nei suoi lavori di ispirazione più documentaria, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipata, che nasce dall'intimo rapporto che crea con i suoi soggetti.
Le sue opere sono state presentate in mostre personali e collettive, tra cui al Nobel Peace Centre, Paris Photo, Photo España, Athens Photo Museum, Ex Mattatoio e Palazzo delle Esposizioni di Roma e figurano in alcune prestigiose collezioni come la Collezione Donata Pizzi.
Il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, come The Aftermath Project, Burn Magazine Emerging Photographer Grant, Margaret Mead Film Festival, Leica Oskar Barnack Award, Sony World Photography Award e World Press Photo nella categoria ritratti, tra gli altri.
Ghizzoni è una TEDX speaker e tiene regolarmente lectures in varie scuole ed università, in Italia e all'estero.

Mostre

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Video

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How photography changed the way I look at the world ( and myself ) | Simona Ghizzoni | TEDxLakeComo

Biografia

Biografia:

MAIN EXHIBITIONS

2019 ExMattatoio Testaccio, Rome ( solo exhibition, Series: Uncut ), Italy.
2018 Perugia Social Photo Fest ( series: “Odd Days”), Italy.
2018 Palazzo delle Esposizioni ( L’Altro Sguardo. Fotografe italiane 1965-2018) . Collective Exhibition. Italy.
2018 Galleria Spazio 32 ( series: “Uncut”), Italy.
2018 Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia ( Self-portraits ), Italy.
2018 Casa delle Letterature ( series: “Uncut”), Italy.
2017 Festival Photo Reporteur St. Brieuc ( series: " Unrest" ), France.
2016 Cortona On The Move ( series: "Uncut" ), Italy.
2015 Athens Photo Festival (series: “Rayuela”), Greece.
2014 PHOTOMED FESTIVAL (series: “Tutto mi parla di te”) Sanary sur Mer.
2014 PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI (series: “While you were sleeping”), Lucca.
2014 NOBEL PEACE CENTRE (series: “While you were sleeping”), Oslo.
2014 Fondation Calouste Gulbenkian (series: “While you were sleeping”), Paris.
2013 REPORTAGE PHOTOGRAPHY FESTIVAL (series “Afterdark”), Sidney.
2013 AUDITORIUM ROME (series: “Tutto mi parla di te”) Rome.
2011 FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA (series “Odd Days”), Milan.
2010 PHOTOESPANA (series “Odd Days”), Madrid.
2010 PARIS PHOTO(series “Aftermath”), Paris
2009 PARIS PHOTO(series “A Minor Place”), Paris.
2008 PARIS PHOTO (series “In Between”), Paris.

RESIDENCIES

2019 Atelier #1 - Museum of Contemporary Art - Roma
2010 SETSE ( Seeing Europe Through a stranger’s eye) – Les Rencontres d’Arles

SELECTED AWARDS AND GRANTS

2018 Marilyn Stafford Award - runner up.
2017 Ted X Speaker ( Ted X Lake Como), Italy.
2016 Visioni dal Mondo ( Milan) honorable mention.
2016 SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARD, 3rd prize Contemporary Issues.
2016 DWA Doc/it Women Award ( Venice), finalist.
2015 The European Journalism Grant / Uncut Project
2015 Leica Oskar Barnack Award, (finalist).
2014 Margaret Mead Film Festival, Juror's Special Award , New York
2014 Festival du Cinema Italien, Prix Spèciale Documentaire. Annecy.
2014 Aan Korb: BBC Arabic Film and Documentary Festival (finalist), London
2013 European Photo Exhibition Award (EPEA 2014)
2012 3rd prize Contemporary Issues single WORLD PRESS PHOTO 2012
2012 2nd prize at Burn Magazine Emerging Photographer Grant
2011 Winner The Aftermath Project Saharawi Grant
2009 Finalist at Burn Magazine Emerging Photographer Grant
2009 2ndprize Magazine Feature Pictures Story at POYI
2009 1st prize Photo Espana Ojodepez Award for Human Values 2009.
2008 3rd prize portrait single WORLD PRESS PHOTO 2008
2007 Ist prize FNAC photo contest Italy

Le opere

Le opere:

Isola

Questo lavoro iniziato da una necessità. È iniziato nel momento di difficoltà che tutti noi ricordiamo nel marzo del 2020. Ma non è un lavoro che parla del lockdown, è un lavoro che parla, attraverso autoritratto, staged photography e immagini di documentazione quotidiana, di me della mia famiglia e della mia relazione con le mie origini. Io vengo da una famiglia contadina dell'Appennino Emiliano. La vita stessa della mia famiglia è dipesa dalla natura, una natura di cui per anni ho sentito con dolore la lontananza.
Quando è stato annunciato il lockdown ho deciso di trasferirmi con la mia famiglia, il mio compagno Stefano, mio figlio Ernesto, allora di due anni e il nostro gatto nella casa che fu nella mia famiglia, in mezzo a quelle montagne che da sempre mi hanno restituito un senso di pace e sicurezza.
Una parte delle immagini esposte racconta proprio quei primi mesi che sono stati per noi l’inizio di una nuova ricerca di vita più vicina agli elementi naturali.
Isola è il lavoro che accompagna le mie giornate da 3 anni, una riflessione sulla relazione con l’ambiente, il ritorno alle mie origini familiari e il mio nuovo ruolo di madre.
Dopo l’Appennino reggiano, ho lavorato in Sicilia e infine in Lazio, nelle campagne che circondano la riserva del Tevere-Farfa. Il fiume è particolarmente presente nei miei scatti, da un anno a questa parte. La relazione con l’elemento acqua è diventata sempre più importante e significativa per me. L’acqua da sempre è simbolo di fertilità e collega la fertilità della terra a quella dell’essere umano, elemento imprescindibile della vita.
Mi immergo spesso nelle acque del fiume, in tutte le stagioni, è un momento di quiete e riconnessione che mi dona ogni volta nuove ispirazioni.
L’altro elemento ricorrente è il bosco, da sempre centrale nel mio lavoro, come luogo reale di benessere, ma anche come luogo immaginario delle fiabe. Ci si avventura nel bosco per attraversare ciò che non si conosce e si appartiene, entrandoci, al mondo del selvatico.
Il selvatico è infatti uno dei temi che più mi sta a cuore, anche nei lavori precedenti, come relazione tra umano e animale. E’ una soglia, che rimanda alle origini ancestrali.
Infine, ci sono le nature morte, elemento nuovo al mio lavoro. Gli oggetti che compaiono nelle mie opere sono sempre raccolti fisicamente dal mio giardino, oggetti “minori”, frutti, fiori, spesso mischiati con il tocco umano ( ad esempio i giocattoli di mio figlio, come la mantide religiosa che appare nello still life dei glicini ).
Parte della mia riflessione di questi ultimi anni riguarda infatti una forma di gratitudine verso ciò che troviamo spontaneamente.

Innaturale

Tema privilegiato di Ghizzoni, ancora una volta, è la relazione dell'uomo con la natura, in questo caso il paesaggio: un paesaggio ambiguo, in cui natura e antropizzazione si confondono. Una riflessione sul rapporto mediato con la natura, un rapporto "innaturale".

Aftermath

Uomo e animale sono specchio e metafora l’uno dell’altro. Ghizzoni ricerca questa corrispondenza utilizzando il proprio corpo per ricercarne le tracce di animalità. Piume rimaste impigliate sulla schiena, nascondigli, tane, specchi d’acqua.

In Between

Una delle prime serie di autoritratti, in cui Ghizzoni si immerge nella natura dei luoghi che hanno segnato la sua infanzia e adolescenza. Già da questa serie, Ghizzoni lavora a "ricostruire il suo passato" attraverso una poeticizzazione dei luoghi.

Rayuela

"Rayuela" è una sorta di prolungamento di "Aftermath". Partendo dalla constatazione che l’uomo si è allontanato sempre più dalla natura nell’ultimo secolo, Ghizzoni ricrea per sé un habitat naturale. In realtà, però, questo habitat di naturale ha ben poco e il gioco della finzione si svela nei dettagli.
“Negli ultimi due secoli, gli animali sono poco a poco scomparsi. Oggi viviamo senza di essi. L'animale è stato svuotato di esperienza e segreto, e questa nuova lontana innocenza fittizia comincia a provocare nell'uomo una sorta di nostalgia. Per la prima volta gli animali sono posti in un passato irrevocabile”. J.Berger

Autoritratto su Rosso

I giorni dispari

"Ho incontrato Simona per la prima volta nel marzo 2008 a Palazzo Francisci a Todi, un centro di riabilitazione per la cura dei Disturbi Alimentari.
All’epoca Simona soffriva di una grave forma di anoressia nervosa.
Da allora non ho mai smesso di fotografarla. Il nostro progetto collaborativo riflette sul difficile e drammatico percorso di guarigione; l'aspetto fisico, la propria identità sociale, l'identità del sé, l'auto stigmatizzazione della malattia e la consapevolezza che si crea, giorno per giorno, per guarire".

Maternità: l'attesa

"Durante l'ultimo mese di gravidanza, passando gran parte del tempo in casa, ho lavorato ad una serie di macro fotografie degli oggetti che avevo attorno.
Trovavo una microscopica vita nelle cose, che rimandava alle cellule che si moltiplicano durante la gravidanza.
Ogni oggetto mi ricordava un mondo, un pianeta nuovo e misterioso, come nuovo e misterioso sarebbe stato, di lì a poco, il mio nuovo mondo da madre".

Rêve Géologique

Come possiamo rappresentare l'impatto dell'uomo sull'ambiente?
La sua presenza è la traccia di un passaggio, un'impronta, una scia di calore e umidità, un respiro. In questo lavoro recente, Ghizzoni utlizza dati scientifici relativi all'Antropocene e li trasfigura per creare una narrazione  fantastica.
"Mentre le tracce del nostro passaggio sulla terra diventano sempre più evidenti, sono sempre più ossessionata dall’idea di cancellare le mie".

Le Ore

Una riflessione sul doppio e sullo scorrere del tempo nella fotografia.
Quante forme di noi esistono nella nostra vita? E nell’arco di una sola giornata, di una sola ora, cosa accade? Cresciamo? Invecchiamo? O forse ringiovaniamo? Cambiamo?
Crediamo che la nostra immagine sia univoca, ma la macchina fotografica ci permette di esplorare i nostri molti doppi, sosia e gemelli immaginari.
"Le Ore" sono delle doppie esposizioni scattate in medio formato analogico, a distanza di un’ora tra la prima e la seconda posa.

Tutto parla di te

Questa serie di immagini è stata creata per il film Tutto parla di te di Alina Marazzi (2012) e compaiono nel film come i sogni/ricordi di Pauline, interpretata da Charlotte Rampling.

Special projects

Video

Video:

Dritto negli occhi. Conversazioni fotografiche | Il gioco del mondo. Incontro con Simona Ghizzoni

 

Simona Ghizzoni ci racconta la sua vita da artista fotografa e ci illustra la genesi delle opere esposte nella mostra "Quaderni di un mammifero"

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