Un progetto curatoriale accuratamente studiato per un’edizione di ArtVerona che ha scelto come tema portante proprio “Conversazione e scrittura”, un filo conduttore che vuole riportare al centro la parola, il racconto e l'ascolto reciproco in un mondo in cui le forme di comunicazione si moltiplicano.
E’ questa la proposta della MLB Gallery di Ferrara-Porto Cervo, che quest’anno presenta uno stand d’eccezione con Bertozzi & Casoni, Irma Blank, Marcello Carrà, Giuseppe Chiari, Nicoletta Grillo e Maria Lai, per le sezione curata da Laura Lamonea “Effetto Sauna”, che accosta i grandi protagonisti del sistema dell’arte con giovani esordienti non ancora rappresentati dalla galleria. E’ questo il caso di Nicoletta Grillo, che espone un poetico dittico fotografico sul tema della partenza e del viaggio, dove sono trascritte alcune parole annotate con pennarello su vetro, tratte da conversazioni con il padre dell’artista. Il dittico fa parte della ricerca per la realizzazione di un’opera video presentata nella mostra The Then About As Until di Palazzo Forti a Verona, curata da Laura Lamonea e realizzata in concomitanza con la fiera.
Maria Lai è presente con uno spettacolare libro cucito, dove l’alfabeto scompare per dare possibilità alla fantasia di tracciare rotte inesplorate, ma anche con un unicum assoluto, un libro in ceramica con applicata una pagina in tela. Un’altra formella in ceramica riporta la stessa scrittura dell’artista sarda, che trascrive una poesia di Bertold Brecht.
Bertozzi & Casoni omaggiano Maria Lai in un gioco di connessioni molto intimo, realizzando una serie di opere in ceramica con riferimenti sottili alla poetica dell’artista, tra memorie personali e memento mori.
Domina una grande parete dello stand l’opera con scritta “Non siamo più artisti, non siamo niente” di Giuseppe Chiari, artista concettuale membro di Fluxus che, rompendo con intelligenza ed ironia ogni schema, attraverso l’arte ha testimoniato il proprio profondo impegno civile. L’opera dialoga con un raffinato lavoro di Irma Blank, dove la scrittura si fa puro segno, afflato metafisico dalla forte tensione introspettiva: le linee pure e distillate dell’artista tedesca fanno respirare la scrittura, trasformandola nella “casa dell’essere”, come sottolineava lei stessa.
Infine Marcello Carrà presenta un’opera davvero stupefacente, di grande perizia e maestria. Partendo dal romanzo di Truman Capote A sangue freddo (In cold blood), Carrà, avvalendosi del concetto di antitesi, rappresenta una felice famiglia americana a tavola: ma, avvicinandosi all’opera, si comprende con stupore che le figure sono composte dalle parole stesse del romanzo, e che l’artista le ha disegnate modificando lo spessore dei pennini a seconda dell’intensità chiaroscurale delle campiture. Un lavoro di infinita pazienza, ottenuto interamente con sistemi tradizionali (quadrettatura a matita e disegno a mano), senza l’ausilio di alcun sistema informatico o di proiezione.